Tematica Pesci

Scatophagus argus Linnaeus, 1766

Scatophagus argus Linnaeus, 1766

foto 1297
Foto: Guérin Nicolas
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801

Classe: Actinopterygii Klein, 1885

Ordine: Perciformes Bleeker, 1859

Famiglia: Scatophagidae Bleeker, 1876

Genere: Scatophagus Cuvier in Cuvier and Valenciennes, 1831


itItaliano: Pesce leopardo, Scat maculato, Scatofago maculato

enEnglish: Spotted scat, Butterfish, Mia mia, Spotted butterfish, Tiger scat

frFrançais: Pavillon tacheté, Argus vert, Scatophage

deDeutsch: Gemeiner Argusfisch

Descrizione

Il corpo ha una forma quadrangolare, fortemente compressa. Il profilo dorsale del capo è ripido. L'occhio è moderatamente grande, con il diametro leggermente più piccolo della lunghezza del muso. Il muso è arrotondato. La bocca è piccola, orizzontale, non protrattile. I denti sono villiformi, disposti in parecchie file sulle mascelle. La dimensione massima in natura è di circa 38 cm. È di un colore di fondo verdastro. Gli esemplari giovanili presentano alcune grandi macchie arrotondate, delle dimensioni di un occhio, o con circa 5 o 6 larghe strisce scure verticali. Nei grandi esemplari adulti, gli spot possono essere sbiaditi e limitati alla parte dorsale dei fianchi. Le spine dorsali, anali e pelviche sono considerate velenose e capaci di infliggere dolorose ferite dai pescatori delle Filippine, proprio per questo viene utilizzato nella medicina cinese. I pesci leopardo sono onnivori, e mangiano praticamente qualsiasi cosa; il loro stesso nome scientifico deriva dal greco e significa "mangiatore di escrementi". Mangiano quindi anche le piante, dalle foglie alle radici.

Diffusione

Da grande eurialino la sua proprietà di tollerare, per più o meno lunghi periodi di tempo, quasi qualsiasi livello e sbalzo di salinità, ha fatto sì che, tramite migrazioni in mare aperto, questo pesce potesse spostarsi per lunghi tragitti andando a colonizzare zone geografiche anche molto lontane tra loro. Attualmente Scatophagus argus è rinvenibile in varie zone costiere e d'estuario di quasi tutto l'Indopacifico, dell'Australia settentrionale e dell'Africa orientale, presente anche in Kuwait, isole Figi, Sri Lanka e Giappone. Popola soprattutto le zone a ridosso dei grandi scarichi fognari, motivo per cui ha ormai raggiunto una robustezza ed una capacità d'adattabilità che non ha eguali. È comunque un pesce che, nell'arco del suo ciclo vitale, alterna periodi di vita in mare (in zone costiere) a periodi di vita in acque salmastre e/o addirittura dolci, difficile quindi definirne zone geografiche di ritrovamento ben delineate.

Sinonimi

= Chaetodon argus Linnaeus, 1766 = Chaetodon atromaculatus Bennett, 1830 = Chaetodon pairatalis Hamilton, 1822 = Ephippus argus Linnaeus, 1766 = Sargus maculatus Gronow, 1854 = Scatophagus aetatevarians De Vis, 1884 = Scatophagus argus ssp. argus Linnaeus, 1766 = Scatophagus argus ssp. ocellata Klunzinger, 1880 = Scatophagus bougainvillii Cuvier, 1831 = Scatophagus maculatus Gronow, 1854 = Scatophagus ornatus Cuvier, 1831 = Scatophagus purpurascens Cuvier, 1831 = Scatophagus quadranus De Vis, 1882 (errore ortografico) = Scatophagus quadratus De Vis, 1882. (Fonti: FishBase e WoRMS).

Bibliografia

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00427 Data: 15/10/1998
Emissione: Anno internazionale dell'Oceano Ittiofauna marina e d'acqua dolce
Stato: Lesotho
04646 Data: 25/01/1999
Emissione: Vita nel mare
Stato: Federal and Islamic Republic of Comoros
Nota: Emesso in un foglietto
di 9 v. diversi